Don Bosco, 31 gennaio. N.. Castelnuovo d'Asti, 1815, m Torino 1888 - Progetto Scuola storia di Uomi di pace, di Gesù, di Santi

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Don Bosco, 31 gennaio. N.. Castelnuovo d'Asti, 1815, m Torino 1888

VITA DEI SANTI

Nato a

Castelnuovo d'Asti, il 16 agosto 1815

Morto a

orino, il 31 gennaio 1888Roma, 26 maggio 1595

Venerato

Chiese Cattolica

Ricorrenza

26 maggio1 gennaio

Patrono

dei giovani

San Filippo Neri, Cartone.

Don Bosco, biografia

Giovanni Melchiorre Bosco, meglio noto come don Bosco (Castelnuovo d'Asti, 16 agosto 1815 – Torino, 31 gennaio 1888), fu il fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. È stato canonizzato da papa Pio XI nel 1934.
Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 in una modesta cascina dove ora sorge il Tempio di Don Bosco, nella frazione collinare I Becchi di Castelnuovo d'Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco), figlio dei contadini Francesco Bosco (1784-1817) e Margherita Occhiena (1788-1856).
Il padre era rimasto vedovo di Margherita Cagliero nel 1811 e aveva già avuto due figli, anche se la seconda era morta dopo appena due giorni dalla nascita. Il figlio rimasto si chiamava Antonio (1808-1849).
Quando Giovanni aveva soltanto due anni, il padre contrasse una grave polmonite che lo condusse alla morte il 12 maggio 1817, a soli 33 anni. Francesco Bosco lasciò così la moglie Margherita vedova con tre figli da accudire (Antonio, Giuseppe, nato nel 1813 e Giovanni), oltre alla madre del marito, Margherita Zucca (1752-1826), anziana ed inferma.
Furono anni molto difficili per mamma Margherita; molta gente morì a causa della fame e delle epidemie.
A nove anni il piccolo Giovanni Bosco ebbe un sogno che egli stesso definì "profetico" e che più volte raccontò ai ragazzi del suo Oratorio:
« A 9 anni ho fatto un sogno. Mi pareva di essere vicino a casa, in un cortile molto vasto, dove si divertiva una gran quantità di ragazzi. Alcuni ridevano, altri giocavano, non pochi bestemmiavano. Al sentire le bestemmie, mi slanciai in mezzo a loro. Cercai di farli tacere usando pugni e parole.
In quel momento apparve un uomo maestoso, vestito nobilmente. Un manto bianco gli copriva tutta la persona. La sua faccia era così luminosa che non riuscivo a fissarla. Egli mi chiamò per nome e mi ordinò di mettermi a capo di quei ragazzi. Aggiunse: «Dovrai farteli amici non con le percosse ma con la mansuetudine e la carità. Su, parla, spiegagli che il peccato è una cosa cattiva e che l'amicizia con il Signore è un bene prezioso». Confuso e spaventato risposi che io ero un ragazzo povero e ignorante, che non ero capace di parlare di religione a quei monelli.

In quel momento i ragazzi cessarono le risse, gli schiamazzi e le bestemmie, e si raccolsero tutti intorno a colui che parlava. Quasi senza sapere cosa facessi gli domandai: «Chi siete voi, che mi comandate cose impossibili?» «Proprio perché queste cose ti sembrano impossibili – rispose - dovrai renderle possibili con l'obbedienza e acquistando la scienza». «Come potrò acquistare la scienza?». «Io ti darò la maestra. Sotto la sua guida si diventa sapienti, ma senza di lei anche chi è sapiente diventa un povero ignorante». «Ma chi siete voi?». «Io sono il figlio di colei che tua madre ti insegnò a salutare tre volte al giorno». «La mamma mi dice sempre di non stare con quelli che non conosco, senza il suo permesso. Perciò ditemi il vostro nome.» «Il mio nome domandalo a mia madre.»
(leggi tutto)

Don Bosco  Film con Flavio Insinna,  1/11

Don Bosco  Film con Flavio Insinna,  2/11

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