SCHEDE QUADRO CLINICO - Studiare Facile

Vai ai contenuti

Menu principale:

SCHEDE QUADRO CLINICO

P.D.P. > PROGRAMMAZIONE OPERATIVA
CHE COS'E' IL QUADRO CLINICO DI UN DISTURBO?
E' la descrizione completa, multidimensionale, di quali conseguenza ha un disturbo sulle prestazioni cognitive, emotico-affettive, relazionali, sulle autonomie, etc.
Avere ben presente questo quadro generale ci permette di distinguere tra DISTURBO/I PRIMARI  e DISTURBI SECONDARI ,  tra DISTURBI SECONDARI che ci sono sempre, seppure con un certa variabilità, e DISTURBI SECONDARI che invece dipendono dall'ambiente e dal contesto, e quindi possono anche non esserci.
SCHEDE DA COMPILARE PER PROGRAMMARE ADEGUATI INTERVENTI:
1) SCHEDA QUADRO CLINICO,
2) SCHEDA DI VERIFICA SE DIAGNOSI ADEGUATA AL DISTURBO (questa solo per gli stgudenti con DSA) Se dovessero essere rilevate incerte é bene rifarla; le diagnosi si possono sbagliare.
2) SCHEDE CODICI ICD10 O DSM III o IV CON LETTURA DEL SIGNIFICATO DEL CODICE STESSO
3) SCHEDE VALUTAZIONE DELLO STILE DI APPRENDIMENTO
4) SCHEDE DEFINIZIONE DELLE RISORSE (tipo di interventi da attuare, con chi, come, per quanto tempo).
Il quadro clinico dello studente definito "bordeline cognitivo" é molto complesso e articolato, giacchè richiede un'indagine mulidimensionale e che si basa anche su un periodo di osservazione operativa. Solo una verifica basata su un periodo di almeno 6 mesi di recupero educativo-didattico specifico può permettere una più precisa diagnosi.
Con il nuovo manuale DSM 5 é staa sostituita la vecchia denominazione di "Insufficienza mentale" e introdotta la denominazione di "Disturbo dello sviluppo intellettivo", inoltre il nuovo manuale raccomanda di non basare la diagnosi si strumenti spcimotrici e basta ma su una seire di osservazioni multidimensiali ed inegrate, giacchè la diagnosi di studente con disabilità intelletiva richiede di prendere in conisderazione più variabili, non solo quelle cognitive, ma anche quelle di vita, sociali, relazionali e delle autonomi.
Sarebbe più opportuno adottare il manuale ICF che tarda a prendere piede, forse perché richiede un cambiamento di visione, da quella di una iasgnosi monodescritiva e codificata in numeri a quella descrittiva multidimensiale ed evolutiva.
 
Torna ai contenuti | Torna al menu